Raccolta fondi "Figlio del tuono"
- Pubblicato in Novità & Eventi
- Letto 2916 volte
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Stampa
Progetto Boanerghes
“Diventa un figlio del tuono”
La parola aramaica Boanerghes (Βοανηργες in caratteri greci) significa "Figli del tuono" ed è il titolo che nel Vangelo secondo Marco (3,17), Gesù attribuisce a due dei suoi discepoli, Giacomo il Maggiore e Giovanni Evangelista, figli di Zebedèo, per il loro carattere impulsivo e focoso e per la forza e il vigore della loro predicazione e della loro testimonianza.
A Zottier, frazione dell’ex Comune di Mel (ora Borgo Valbelluna), vi è un piccolo locale che, fino a circa duecento anni fa, era una chiesa campestre intitolata proprio a San Giacomo.
La chiesa, attestata nei documenti già dal 1498, ma sicuramente antecedente, dopo mille vicissitudini e utilizzi vari, da qualche anno è oggetto di interesse da parte dell’Associazione Feudo di Mel che ne è entrata in possesso e che si impegna per cercare di conservare quanto rimasto degli originali e importanti affreschi ritrovati all’interno una trentina di anni fa.
Dopo la meravigliosa esperienza della raccolta fondi denominata Restaurana, che consisteva nella vendita di bellissime rane di plastica colorate realizzate dagli artisti della Cracking Art e che ha portato a pagare tutte le maestranze che hanno realizzato il progetto
di recupero approvato dalla Sovrintendenza, l’ Associazione “Feudo” è pronta per un nuovo e brillante progetto, che coinvolgerà sicuramente molte persone di ogni fascia d’età in una sinergia positiva.
Quest’anno, per raccogliere i fondi utili per poter iniziare i lavori di recupero e restauro dell’edificio, i membri dell’ Associazione “Feudo” hanno creato una partnership importante con un’azienda leader nel settore dell’oggettistica artistica: la Thun.
Grazie alla preziosa collaborazione con l’ufficio dei creativi dell’azienda, è nato un oggetto unico, celebrativo, numerato, in due colorazioni, perfetto per tutti gli “ambienti” e soprattutto per il presepe.
Si tratta di una piccola catasta di legna con ai piedi una bisaccia contrassegnata dalla conchiglia.
La catasta di legna è tipica nelle nostre zone; il legno è il materiale che ha reso famoso il nostro territorio boschivo in tutta Italia e non solo (Mel fu da sempre un crocevia per il legname che fluttuava verso la pianura trevigiana e il veneziano, in quanto alle spalle del capoluogo confluiscono il fiume Piave ed il Cordevole); la legna ordinata e accatastata vuole anche rappresentare la resilienza della popolazione delle nostre montagne dopo la distruzione di Vaja e soprattutto il calore del focolare domestico.
La struttura della piccola catasta ricorda inoltre il tetto di una chiesetta molto simile all’ex chiesa di San Giacomo di Zottier.
La bisaccia e la conchiglia sono invece i tipici attributi iconografici di San Giacomo Maggiore a cui è intitolata questa ex chiesa, un apostolo pellegrino. Rappresentano il tema del viaggio dell’uomo eternamente pellegrino anche nella contemporaneità, e sostengono il viaggio che metaforicamente porta tutti alla ex chiesa di San Giacomo di Zottier e al suo importante restauro.
Si è deciso di creare questo oggetto pensando in particolare al suo uso all’ interno del presepe di ogni casa e di ogni famiglia, ritenendo la tradizione del presepe un riferimento costante e importante della nostra cultura e fede cristiana.
Per questo progetto sono stati realizzati 2000 esemplari numerati di colorazione “Nature” e 1000 esemplari “Champagne”, con un packaging apposito. La piccola e graziosa catasta della Thun verrà donata dall’”Associazione Feudo” a tutti coloro che vorranno contribuire alla raccolta fondi per il restauro della ex chiesa di San Giacomo, con una donazione di 40 euro ( catasta “Nature”) e 60 euro ( catasta “Champagne” cui si aggiunge una pubblicazione d’archivio dell’ Associazione “Feudo”).
Per poter diventare “Figlio del tuono”, basta inviare una mail all'indirizzo dell'associazione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure contattarci tramite le nostre pagine social
Istragram associazione.feudo.mel
Facebook Associazione Feudo Mel